Modello 730/2023

Istruzioni e scadenza

Cos’è il modello 730

Il modello 730 è la dichiarazione dei redditi che può essere presentata dai lavoratori dipendenti, pensionati e tutti quei contribuenti che, pur privi di Sostituto d’imposta, posseggano redditi da lavoro dipendente o assimilato.

A partire dal 2020, il modello 730 può essere presentato anche per il contribuente deceduto nel corso dell’anno di imposta o entro il 30 settembre dell’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi (o comunque entro la data ordinaria di presentazione del modello 730).
Per le persone decedute successivamente al 30 settembre 2023, sarà possibile presentare esclusivamente il modello Redditi PF.

Utilizzare il modello 730 rispetto al modello Redditi PF presenta alcuni vantaggi in quanto i rimborsi e/o gli addebiti vengono effettuati direttamente sulla busta paga, rata di pensione o, in assenza di Sostituto, tramite accredito sul conto corrente (in caso di rimborso, in caso contrario, il versamento dovrà essere effettuato tramite modello F24).

Inoltre, il modello 730 è l’unica dichiarazione dei redditi che può essere presentata in forma congiunta (se entrambi i coniugi possiedono i redditi di seguito indicati) ed è sufficiente che, anche uno solo dei due abbia il Sostituto d’imposta che possa effettuare le operazioni di conguaglio.

La dichiarazione dei redditi può essere presentata:

  • direttamente dal contribuente tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • tramite il Sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) nel caso in quest’ultimo abbia comunicato di prestare assistenza fiscale;
  • tramite il CAF UIL o a un professionista abilitato.

Chi può presentare il modello 730

Il modello 730 può essere utilizzato da coloro che abbiano percepito nel 2022:

  • redditi di lavoro dipendente e assimilati a quelli di lavoro dipendente;
  • redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • redditi di capitale;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA;
  • redditi diversi (es. redditi di terreni e/o fabbricati situati all’estero);
  • redditi assoggettabili a tassazione separata.

Novità 730 2023

In sintesi le novità del 730 2023 sono:

  • modifica degli scaglioni reddituali e delle detrazioni per lavoro e pensione;
  • modifiche per le detrazioni relative ai figli a carico di età inferiore ai 21 anni;
  • i nuovi crediti d’imposta.

Scaglioni reddituali e detrazioni

SCAGLIONI DI REDDITO IRPEFALIQUOTA IRPEF
Fino a 15.000 €23%
Oltre 15.000 € e fino a 28.000 €27%3.450 € + 27% sul reddito che supera i 15.000 €
Oltre 28.000 € e fino a 55.000 €38%6.960 € + 38% sul reddito che supera i 28.000 €
Oltre 55.000 € e fino a 75.000 €41%17.220 € + 41% sul reddito che supera i 55.000 €
Oltre 75.000 €43%25.420 € + 43% sul reddito che supera i 75.000 €
SCAGLIONI DI REDDITO IRPEFALIQUOTA IRPEF
Fino a 15.000 €23%
Oltre 15.000 € e fino a 28.000 €25%3.450 € + 25% sul reddito che supera i 15.000 €
Oltre 28.000 € e fino a 50.000 €35%6.700 € + 35% sul reddito che supera i 28.000 €
Oltre 50.000 €43%14.400 € + 43% sul reddito che supera i 75.000 €

Un esempio: immaginando un’imponibile IRPEF di 29.600 €, nel 2022 l’imposta lorda relativa al 2021 sarebbe stata pari a 7.568 € mentre nel 2022 ammonterebbe a 7.260 €; ovvero 308 € in meno.

Figli a carico

Da marzo 2022 le detrazioni per figli a carico di età non superiore a 20 anni sono state sostitute dall’assegno unico universale, in conseguenza di ciò il nuovo modello 730 è stato modificato per recepire la modifica.Il nuovo quadro, tratto dalla bozza del modello 730 2023, relativo ai familiari a carico si presenta così: Nuovo quadro Familiari a carico nella bozza modello 730 I due nuovi campi (9 e 10) della sezione, denominata “N. MESI DETRAZIONE FIGLI”, andranno utilizzati per indicare:

  • Campo 9 – Il numero di mesi relativi al 2022 in cui il figlio è da considerare a carico per beneficiare delle detrazioni in dichiarazione dei redditi, considerato che l’assegno unico è entrato in vigore nel marzo 2022 questa casella potrà assumere al massimo il valore 2, per indicare che il figlio è stato a carico sia nel mese di gennaio sia in quello di febbraio.
  • Campo 10 – Visto che per i figli con più di 21 anni non trova applicazione l’assegno unico in questa casella andranno indicati i mesi (da marzo a dicembre) relativi al figlio con più di 21 anni a carico nel 2022. Il valore massimo sarà pertanto pari a 10.

I nuovi crediti d’imposta

Nel nuovo modello 730 trovano spazio (quadro G) tre nuovi crediti d’imposta:

  • credito d’imposta per attività fisica adattata – per poter usufruire del credito occorre presentare apposita istanza (dal 15 febbraio al 15 marzo 2023) nell’area riservata del sito dell’agenzia delle Entrate. Solo a consuntivo si saprà l’ammontare del credito spettante in quanto questo sarà dato dal rapporto tra risorse stanziate e domande presentate;
  • credito d’imposta per installazione di sistemi di accumulo di energia da fonti rinnovabili – anche in questo caso per poter usufruire del credito occorre presentare apposita istanza (dal 1 al 30 marzo 2023) nell’area riservata del sito dell’agenzia delle Entrate. Solo a consuntivo si saprà l’ammontare del credito spettante in quanto questo sarà dato dal rapporto tra risorse stanziate e domande presentate;
  • credito d’imposta per le donazioni alle fondazioni ITS Accademy – pari al 30% delle somme erogate (60% per le fondazioni che operano in province con un tasso di disoccupazione superiore a quello medio) ed utilizzabile in tre quote annuali di pari importo.

Scadenza per la presentazione del modello 730

La scadenza 730 2023, ovvero la data entro cui deve avvenire la presentazione 730, è il:

  • 2 ottobre al proprio Sostituto d’imposta;
  • 2 ottobre al CAF UIL.

Correzioni

In caso di errori, il contribuente può rivolgersi a chi ha prestato l’assistenza fiscale e, a seconda del tipo di correzione da apportare si potrà presentare:

  • un modello 730 rettificativo nel caso in cui l’errore sia commesso dal soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale.
  • un modello 730 integrativo (maggior credito, minor debito o imposta invariata) nel caso in cui il contribuente si accorga di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione dei redditi.
  • un modello Redditi PF (maggior debito, minor credito) nel caso in cui il contribuente si accorga di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione dei redditi.

Se si riscontra l’errore si può:

  • presentare al CAF o al professionista un 730 integrativo, entro il 10 novembre. Il 730 integrativo si può presentare solo nel caso in cui la correzione determini un maggior credito oppure un minor debito;
  • presentare, tramite l’applicazione web, il modello Redditi correttivo entro il 30 novembre o il modello Redditi integrativo dopo il 30 novembre.

Scadenza per la presentazione della dichiarazione correttiva

Le correzioni sopra indicate possono essere presentate entro:

  • il 25 ottobre per il modello 730 integrativo;
  • il 30 novembre per il modello Redditi PF 2023;
  • il termine previsto per la presentazione del modello Redditi relativo all’anno successivo (dichiarazione integrativa);
  • il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione (dichiarazione integrativa art. 2 comma 8 D.P.R. 322/1998).

Domande frequenti

Chi deve fare il 730 e cosa si rischia se non viene fatto?

Il modello 730 è una dichiarazione dei redditi che può essere utilizzata dai contribuenti che scelgono di usufruire di questa modalità per dichiarare i propri redditi.Il modello 730 può essere presentato da:

  • lavoratori dipendenti;
  • pensionati;

Il modello 730 può essere compilato e presentato dal CAF UIL.

Se un contribuente che è tenuto a presentare il modello 730 non lo fa, o lo presenta in modo incompleto o con informazioni non corrette, rischia di incorrere in sanzioni amministrative. Le sanzioni variano a seconda della gravità dell’infrazione commessa, ma possono andare da un minimo di 258 euro e fino al duecentoquaranta per cento dell’ammontare delle imposte dovute.

Inoltre, non presentando il modello 730, i contribuenti non potranno beneficiare dei possibili crediti d’imposta o detrazioni per cui potrebbero avere diritto e avere difficoltà nell’ottenere eventuali rimborsi. Quali sono i documenti necessari per la compilazione del modello 730?

Per compilare il modello 730 sono necessari alcuni documenti che permettono di dichiarare i redditi percepiti e i dati anagrafici del contribuente.I documenti principali necessari sono:

  • il CUD (Certificato Unico Dipendente) o la Certificazione Unica, per i lavoratori dipendenti e pensionati;
  • i modelli F24 o i bollettini postali per attestare il versamento di eventuali acconti o dei contributi previdenziali e assistenziali;
  • la dichiarazione dei redditi, modello Redditi o 730, eventualmente presentata nell’anno precedente;
  • le visure catastali e gli atti di acquisto, vendita o donazione relativi a terreni e fabbricati;
  • le certificazioni dei redditi di capitale percepiti e delle plusvalenze realizzate;
  • documenti che attestano le detrazioni o le deduzioni d’imposta per oneri (ad esempio, le certificazioni delle spese sanitarie, le certificazioni delle spese per l’istruzione dei figli, le attestazioni delle erogazioni liberali a sostegno delle attività culturali, sportive e sociali).

È di fondamentale importanza verificare con il proprio sostituto d’imposta o con il proprio commercialista caf quali documenti siano necessari per la compilazione del modello 730, in quanto la documentazione richiesta può variare a seconda della situazione personale del contribuente e degli eventuali redditi da dichiarare.

Che cos’è il modello 730 congiunto?

Il modello 730 congiunto è una dichiarazione dei redditi che può essere presentata dalle coppie sposate (anche unione civile) per dichiarare i redditi congiuntamente.

Non è possibile, invece, utilizzare la forma congiunta se si presenta la dichiarazione per conto di persone incapaci, compresi i minori, oppure nel caso di decesso del coniuge avvenuto prima della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Il modello 730 congiunto consente di compensare eventuali crediti e debiti tra i dichiaranti ed avere così un’unica liquidazione delle imposte.

Per presentare il modello 730 congiunto è necessario che entrambi i coniugi ne accettino la presentazione congiunta ma va presentato solo da uno di essi.

Chi ha la partita IVA deve fare il modello 730?

Solitamente chi ha partita IVA non può presentare il modello 730 ma deve utilizzare il modello REDDITI PF (Unico).

Un’eccezione a quanto sopra è rappresentata dai produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (Mod. 770), Irap e Iva che possono usare il modello 730. Il modello REDDITI PF è utilizzato per dichiarare i redditi derivanti dall’attività d’impresa, dall’arte o professione, dalle attività agricole, e dai redditi diversi e si compone di numerosi quadri, di seguito quelli più ricorrenti:

  • Quadro RA e RB per i redditi di terreni e fabbricati;
  • Quadro RE redditi di lavoro autonomo e di impresa;
  • Quadri RF e RG redditi di impresa;
  • Quadro LM Imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità – Regime forfetario;
  • Quadro RL per i redditi diversi;
  • Quadro RH Redditi di partecipazione in società di persone e assimilate;
  • Modulo RW Investimenti all’estero e/o attività estere di natura finanziaria – monitoraggio – IVIE/IVAFE.

Il modello REDDITI PF va presentato entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento, ad esempio per l’anno 2022 entro il 30 settembre 2023.

Contrariamente al modello 730, nel modello REDDITI PF la liquidazione delle imposte non avviene attraverso un sostituto d’imposta ma vi deve provvedere direttamente il contribuente.

Chi è disoccupato deve fare il modello 730?

Se una persona è disoccupata e non ha altri redditi oltre all’indennità di disoccupazione percepita, non è obbligata a presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730 o il modello REDDITI PF.

Tuttavia, se una persona disoccupata ha altri redditi, ad esempio redditi da lavoro occasionale o redditi da fabbricati, deve dichiararli utilizzando il modello 730 o il modello REDDITI PF a seconda della propria situazione reddituale.

Non è invece obbligato ma ha convenienza a presentare la dichiarazione anche il contribuente disoccupato che seppur non avendo altri redditi da dichiarare ha oneri da far valere in detrazione o deduzione.

I pensionati devono compilare il modello 730?

I pensionati devono presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730 se hanno percepito ulteriori redditi in aggiunta alla pensione, come ad esempio redditi da lavoro dipendente, redditi da fabbricati, redditi da terreni, redditi diversi, ecc.

Il modello 730 è utilizzato per dichiarare i redditi percepiti nell’anno precedente e per calcolare l’eventuale saldo a debito o a credito con l’Agenzia delle Entrate.

Se invece i pensionati non hanno percepito altri redditi oltre alla pensione, non sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi ma potrebbero avere convenienza a farlo per far valere eventuali deduzioni o detrazioni fiscali.

Per quanti anni è obbligatorio conservare la documentazione per il modello 730?

Il modello 730 e i documenti relativi, in originale, devono essere conservati fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione. Entro questo termine, infatti, l’Agenzia delle Entrate può richiederli. Pertanto, il modello 730/2023 e la relativa documentazione andrà conservata fino al 31 dicembre 2028. Nel caso in cui nella dichiarazione dei redditi siano presenti detrazioni o deduzioni ripartite in più rate, il termine decorre dall’anno in cui è stata presentata la dichiarazione in cui è esposta la rata.

Ad esempio per oneri riparti in dieci anni (come le spese di ristrutturazione o di risparmio energetico) si può arrivare a dover conservare la relativa documentazione per sedici anni.

Quanto sopra vale per tutti i documenti e le ricevute che sono stati utilizzati per compilare il modello 730, tra cui ricevute fiscali, scontrini, fatture, libretti degli assegni, estratti conto bancari, libretti di risparmio, ecc.

È sempre opportuno approfondire la propria posizione individuale con il CAF UIL per ricevere informazioni più specifiche.

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